Atrani, magia e tradizione nel borgo più piccolo della Costiera Amalfitana

Luoghi
Da oltre un secolo, il 24 dicembre, il piccolo “presepe” salernitano si spegne per accogliere la Stella Cometa

Le sue morbide curve ti stringono come in un abbraccio tra monti e mare, in bilico fra l’azzurro del cielo e le sfumature delle onde. I suoi scenari difficilmente lasciano indifferenti: ci si dimentica all’improvviso del tempo, perché i minuti scorrono lenti e il tempo è rarefatto.

Lei, la Divina Costiera Amalfitana, ti rapisce, corteggia e seduce grazie alle perle paesaggistiche che custodisce e protegge.

È proprio all’improvviso, tra curve e gallerie rocciose, che ti mostra i suoi borghi caratteristici che conservano ancora quella vocazione originaria dei paesini di mare. E dopo la maestosità di Amalfi, appena una curva dopo, ti presenta Atrani, il paese più piccolo della Costa, la perla più caratteristica.

In un antro racchiuso tra ripide pareti rocciose a picco sul mare, la natura sembra aver creato una barriera protettiva tra il piccolo borgo e il litorale: si “scende” verso il paese e la sua spiaggia solo attraverso alcuni varchi, come quello in piazza Umberto, che ricorda una quinta teatrale rivolta verso il mare.
La predisposizione caratteristica delle case, poste l'una sull'altra, fa somigliare il borgo atranese ad un presepe, soprattutto la sera quando il sole tramonta.

Atrani conserva ancora il fascino di un tempo

Ha una piccola spiaggia raccolta e protetta da cui, la sera, partono le lampare per la pesca: di notte i mille punti luminosi delle piccole imbarcazioni, tra stelle e mare, sono la più bella visione che si possa avere dell’orizzonte.

Il fascino di Atrani è impreziosito dalla naturale scenografia che la spiaggia gli ha creato intorno e da un antico passaggio a forma di archi costruito per mettere in salvo le piccole barche dalle mareggiate.
Da qui ora si accede direttamente alla piccola e famosa piazzetta, il centro vitale di questo paesino dove ai tavolini dei bar si ritrovano turisti e paesani. Qui si respira tutta la cordialità e il folclore degli atranesi.
Qui è dove la luce del sole è libera di irradiarsi, regalando una visione privilegiata: attraverso gli archi, il tramonto è mozzafiato.

E a Natale tutto questo diventa ancora più unico

Atrani è ‘nu prisepio
Oinè, hê visto maje
‘nu prisepio bello assaje
Cu' ccase e vviuzzèlle
E mille e cchiù lucélle,
ca quanno so' appicciate
so' tutte apparicchiate?
E quanno l'hê guardate
Ce rieste ‘mpresiunate!?
L'hê visto? Christo è Atrane;
Dio ce' ha mmiso ‘a man
(Atrani è ‘nu prisepio", Enzo Del Pizzo, contenute nella raccolta "A ttiempo perzo")

In una scenografia fatta di luci colorate e strade illuminate, Atrani si trasforma in un paesino fiabesco. Con i suoi vicoli, archi, cortili, piazzali e le caratteristiche "scalinatelle", ti fa sentire protagonista di un piccolo presepe naturale.
E così tra i profumi nell’aria dei dolci caratteristici, l’incanto del mare d’inverno e il clima non troppo rigido, la magia delle luminarie ti racconta l’anima magica di Atrani.

Il 24 dicembre a mezzanotte in punto, tutti con lo sguardo fisso verso il monte Aureo

È qui che sorge la splendida chiesa di Santa Maria del Bando, punto dal quale viene lasciata partire ogni anno la stella cometa illuminata di bengala. La spettacolarità è enfatizzata da colorati fuochi d'artificio che ne accompagnano la discesa, fino all'arrivo sulla terrazza della Collegiata di S. Maria Maddalena.

In un panorama unico, silenzioso e immobile, tutte le luci del paese si spengono per far risaltare nella notte più magica dell'anno solo il profilo pirotecnico della stella: Atrani ripete da più di cento anni questa magica tradizione, tra la meraviglia e lo stupore di bimbi e adulti.
È l'evento più suggestivo del Natale, quello che fa brillare da decenni il borgo in tutta la Costiera; quello che continua a regalare emozioni uniche. Come in un rituale fiabesco da tramandare e rivivere ogni anno.

 

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