gusto sfizioso dal profumo orientale
Come tutti sappiamo la cucina vegana esclude ogni tipo di alimento di origine animale o loro derivati. E per chi ha amici o familiari che hanno scelto questo stile alimentare, è utile avere ricette compatibili con le loro preferenze. Per fortuna esistono tantissimi ingredienti di origine vegetale che risultano versatili e semplici da utilizzare, come il tofu, il principe della tavola in stile vegan.
Caglio del fagiolo di soia, il secondo nome del tofu
Per chi non lo conoscesse, il Tofu - chiamato anche “caglio del fagiolo di soia” - è un alimento che nasce in Cina ed è usato oggi in tutto l’estremo oriente. Le principali teorie sulla sua nascita sono due: la prima sostiene che sia stato un nobile di nome Liu Ana a scoprire il tofu nel nord della Cina intorno al 164 a. C. ed è la meno attendibile perché non sono state raccolte ad oggi molte prove dell’esistenza di questo personaggio. La seconda teoria vuole che il tofu sia nato per caso durante la bollitura dei fagioli di soia con del sale marino. Si racconta che sia stata la forte presenza di magnesio e calcio all’interno del sale ad attivare il processo di formazione del caglio e quindi anche la sua coagulazione.
Dalla Cina al Giappone, fino alle tavole di tutto il mondo
Ad oggi l’unica certezza che abbiamo è che il tofu si sia diffuso rapidamente dalla Cina al Giappone, nazione in cui venne reputato un alimento fondamentale dai monaci buddisti grazie al suo altissimo contenuto di proteine. Dal Giappone, poi, la sua diffusione si è allargata al Vietnam, alle Coree e alla Thailandia, impiegato in una infinita varietà di ricette e preparazioni (fritto, al vapore, fresco o affumicato).
Proprio come un formaggio, ma vegetale al 100%
Il processo di creazione del tofu è molto simile a quello dei nostri formaggi: si ottiene, infatti, dal caglio del latte di soia che viene successivamente pressato. I fagioli di soia vengono prima lasciati in ammollo, poi frantumati, fatti bollire ed essiccati. Con questo procedimento si ottiene il liquido lattiginoso che serve a creare le tipiche forme di tofu.
Le tipologie di caglio variano a seconda della consistenza: può presentarsi morbido e tenero dal sapore neutro con un alto contenuto di calcio, liscio e delicato dal retrogusto leggermente amaro, o vellutato, soffice e gelatinoso dal gusto acido.
Per la nostra ricetta abbiamo scelto un tofu dal sapore neutro, non particolarmente acido, che abbiamo insaporito con melanzane e granella di mandorle. Il risultato è un piatto davvero saporito e dal sapore orientale che, ne siamo certi, piacerà a tutti, vegani e non.
340 gr di farfalle Antonio Amato
250 gr di tofu al naturale
350 gr di melanzane
80 gr di mandorle
1 spicchio d’aglio
q. b. di sale
q. b. di olio extravergine d’oliva Antonio Amato
In una padella fate dorare uno spicchio d’aglio con un fondo di olio extravergine d’oliva.
Sciacquate le melanzane e tagliatele a tocchetti. Successivamente fatele rosolare in padella a fiamma alta per almeno dieci minuti. Quando saranno cotte e morbide inserite nella stessa padella il tofu che avrete precedentemente tagliato a dadini piccoli.
Fate cuocere le farfalle Antonio Amato in abbondante acqua salata.
Nel frattempo spadellate per bene il tofu con le melanzane per permettergli di assorbirne il sapore.
Scolate le farfalle e tuffatele nella padella con il condimento, dopo una bella mescolata vi basterà aggiungere una spolverata di granella di mandorle per dare maggiore gusto e croccantezza al piatto.
Le farfalle con tofu, melanzane e granella di mandorle sono pronte. Ricordate: questa ricetta è perfetta per essere consumata sia calda che fredda come insalata di pasta.
Buon appetito!
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