Il Castello di San Nicola De Thoro-Plano: le antiche mura che abbracciano Maiori

Luoghi
Sovrasta l’intero paese di Maiori, dall'omonima collina da cui si può godere di una vista sbalorditiva.

Ha la curiosa forma di un ventaglio rovesciato che si protende verso il mare, con mille sfumature che colorano il paesaggio: dal verde dei monti all’azzurro delle acque cristalline che la bagnano.

I posti dove si è stati bene e che si ama,
dove sono dei poveri diavoli che sono convinti di aver visto il demonio…
Gli abitanti della Costiera sono dei pazzi,
degli ubriachi di sole.
Ma sanno vivere valendosi di una forza
che pochi di noi posseggono: la forza della fantasia
Roberto Rossellini

Maiori è un angolo di paradiso che custodisce itinerari e bellezze naturalistiche davvero singolari. Appena giunti in paese, percorriamo il corso centrale - Corso Reginna - con le spalle al mare, immersi nella luce del sole e nella calda allegria degli abitanti. Immediatamente notiamo, tra il verde vivido della vegetazione, il castello di San Nicola de' Thoro Plano, ultimo testimone del formidabile sistema difensivo amalfitano.

È un’enorme struttura con nove torri semi circolari, di origine medievale. Il castello è disposto ad anfiteatro, quasi ad abbracciare - o proteggere - il punto in cui la valle si apre sul mare. Costruito per difendere la città dagli assalti dei Longobardi, l’edificio è circondato da una massiccia cinta muraria che custodisce feritoie, magazzini, cisterne e una piccola chiesa dedicata a S. Michele.

Lo storico locale Filippo Cerasuoli lo descrive così: “Del Castello de Thoro-Plano sussistono le mura e le torri, bastantemente risparmiate dalla edicità del tempo. Fino a 40 anni addietro restava pure buona parte dei casolari e caserme; or’appena qualche avanzo. […] Piucchè il tempo, la improbità e la indolenza, non fanno essere in migliore stato questo monumento, che fino a po’ fa gli stranieri visitavano, ed i paesani, nelle feste di Pasqua e di Pentecoste, ogni anno esilaravano; ed ora pur questo dalle politiche vicende interdetto, messo l’interno a coltura dal capitolo della collegiata predetta, da cui si possiede...”.

Il nome Thoro Plano indica un’altura di rilievo dolce e si contrappone al Thorus Clivus, un ripido colle che fronteggia l’antico baluardo e che oggi viene comunemente chiamato Torina o Tuoro.

L’edificio è solo una delle numerose fortificazioni presenti in Costiera Amalfitana ed ha un inestimabile valore storico. Fu eretto nel IX secolo per difendere la città dai saccheggi, dopo la barbarica incursione dei Longobardi. Per un certo periodo il Castello venne abbandonato per poi tornare all’antico splendore con la ristrutturazione avvenuta nel XV secolo.

Oggi è possibile ammirare questo esempio di architettura difensiva in ogni suo dettaglio: le mura del castello, infatti, dotate di spalti e contrafforti oltre che di nove torrette semicircolari, sono quasi del tutto intatte.

Per raggiungere il castello ci sono due percorsi: il più comodo è quello in auto, passando per via Nuova Chiunzi; il secondo, più faticoso ma anche più affascinante, parte dal rione San Pietro e arriva alla meta dopo una lunga serie di gradini, circa 600. Ideale anche per chi ama il trekking, la lunga passeggiata in salita permette di godere della bellezza di paesaggi davvero incantevoli.

Ma è solo al termine della salita che si ha l’opportunità di assistere ad uno spettacolo che ha pochi eguali: l’azzurro terso del cielo si fonde con il blu del Golfo, abbraccia il verde dei monti dell'Avvocata, scopre Ravello, Monte Sant'Angelo a Tre Pizzi e si tuffa nel giallo vivace dei limoneti.

Mentre siamo ancora immobili di fronte a tanta bellezza, sentiamo una voce squillante alle nostre spalle: “Venite, venite”, un invito gioioso che esprime tutto il calore dell’ospitalità di questi luoghi. La voce è quella del “castellano” che con entusiasmo vi racconterà tutte le storie e i segreti del castello.