Spaghetti Antonio Amato con crema di fiori di zucca e zafferano

Ricette
Alla ricerca del prezioso oro rosso

il sapore dell'Abruzzo in un piatto

Mentre eravamo ancora intenti a goderci l’aria fresca delle valli umbre, abbiamo sentito arrivare un vento da sud. Un soffio carico di aromi speziati che arriva dall’Appennino. Il profumo dei fiori di zafferano ci ha trascinati verso l’altopiano di Navelli, nei pressi dell’Aquila.

Questo gioiello della terra è arrivato qui dopo un lungo viaggio che parte dal Medio Oriente. Oggi l’oro d’Abruzzo è diventato l’ingrediente che fa brillare molte ricette di una delle migliori tradizioni culinarie regionali del nostro Paese.
Abbiamo scelto per voi un piatto che riassume in sé i colori e i profumi che sbocciano in primavera in questa splendida terra.

Un'arte culinaria viva e indipendente

La cucina tipica abruzzese vanta una doppia personalità che si riconduce ad una tradizione pastorale, delle zone montane, e ad una marinara legata alla zona costiera. Il patrimonio culturale di questa terra ci offre molti prodotti di spicco, diventati famosi in tutto il mondo. Lo zafferano è in assoluto il principe della tavola.
Ma abbiamo anche primi piatti densi di storia come gli spaghetti alla chitarra. E secondi di carne celebri, come gli arrosticini di pecora, che non possono non essere accompagnati da un altro prodotto esclusivo, la patata di Avezzano.



Il gioiello D. O. P. dal potere aromatico superiore

L’oro rosso di Navelli è una delle spezie più costose al mondo, il cui valore è pari solo alla fatica impiegata nel suo raccolto. Lo zafferano nasce nell’isola di Creta e il suo arrivo in Abruzzo, dopo essersi diffuso in tutto l’Oriente, ha un’origine tra il casuale e il miracoloso.
Nel XIV secolo il monaco abruzzese Santucci, dopo aver partecipato a Toledo - in Spagna - al tribunale della Santa Inquisizione, tornando a Navelli portò con sé, alcuni bulbi di questa pregiata pianta.
Nell’altopiano dell’Aquila i fiori trovarono l’habitat perfetto sia per il clima che per il terreno.
L’oro di Navelli, caratterizzato da gusto e aroma molto delicati, ottiene la sua consacrazione nel 2005, anno in cui gli viene riconosciuta la Denominazione di Origine Protetta come “Zafferano dell’Aquila” di categoria superiore.


Di fiore in fiore

Niente può caratterizzare meglio una ricetta primaverile che l’utilizzo di un fiore edule.
Per questo abbiamo deciso di abbinare al nostro bouquet di zafferano i fiori di zucca, ottimi sia per il gusto che per la vista. Così doniamo un tocco delicato alla nostra preparazione.
Crescono sia sulle zucche che sulle zucchine, sono riconoscibili per il colore giallo/arancione e per i petali allungati con all’interno grossi pistilli.
Se volete un consiglio su come scegliere i migliori, selezionate i fiori sodi, con colori brillanti e con consistenti petali semi aperti.


INGREDIENTI PER 4 PERSONE


400 gr di spaghetti Antonio Amato

15 fiori di zucca

mezza cipolla

1 bustina di zafferano

2 bicchieri di brodo

2 uova

40 gr di burro

60 gr di pecorino grattugiato

q. b. di prezzemolo tritato

q. b. di olio extravergine d’oliva Antonio Amato

q. b. di sale

q. b. di pepe

PROCEDIMENTO


Partiamo pulendo i fiori di zucca - togliete il pistillo, eliminate il gambo, le foglioline esterne e il peduncolo dei fiori. Lavateli per bene e asciugate. Fate appassire i fiori di zucca in padella con burro, olio, mezza cipolla tritata e metà del prezzemolo che avrete precedentemente tritato.

Versate il brodo e fate stufare il condimento per 20 minuti. Subito dopo passatelo al mixer unendo zafferano, sale e pepe. Fatelo restringere ancora un po’ in padella.

Consigliamo di utilizzare lo zafferano in pistilli per non allontanarci dalla tradizione, ma se proprio non riusciste a reperirlo può andare bene anche quello in bustina.

Fate bollire l’acqua salata per cuocere gli spaghetti che andranno scolati al dente. Nel frattempo unite alla crema le due uova e il pecorino grattugiato.

Versate gli spaghetti nella padella e mescolateli per bene con il condimento.

Potete terminare la preparazione con il resto del prezzemolo tritato e a vostro gradimento potete aggiungere qualche strisciolina di fiore di zucca saltato in padella come guarnizione.

Il piatto va servito e consumato ancora caldo per godere a pieno della cremosità del suo condimento.

 

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