Le ricette dei fan: gli spaghetti alla puttanesca

Ricette
Silvio Martuscelli, appassionato di cibo e fotografia, ci delizia con la sua ricetta degli spaghetti alla puttanesca

Per gentile concessione di Silvio Martuscelli

Gli spaghetti alla puttanesca sono uno dei più famosi piatti della tradizione campana dalle origini molto colorate.

Le origini di questa preparazione trovano diverse interpretazioni, Da “Napoli a tavola” (Naples at table) di Arthur Schwartz, ed. Harper Collins Pag. 164:

"[...] Per quanto riguarda la sua origine etimologica, (il termine puttanesca) è stato oggetto degli sforzi di immaginazione di molti studiosi, che hanno tentato in ogni modo di trovare la soluzione all’enigma. Alcuni dicono che il nome di questa ricetta derivò, all’inizio del secolo, dal proprietario di una casa di appuntamenti nei Quartieri Spagnoli, che era solito rifocillare i propri ospiti con questo piatto, sfruttandone la rapidità e facilità di preparazione. Altri fanno riferimento agli indumenti intimi delle ragazze della casa che, per attirare e allettare l’occhio del cliente, indossavano probabilmente biancheria di ogni tipo, di colori vistosi e ricca di promettenti trasparenze. I tanti colori di questo abbigliamento si ritroverebbero nell’omonima salsa: il verde del prezzemolo, il rosso dei pomodori,il viola scuro delle olive, il grigio-verde dei capperi, la tinta granato dei peperoncini.
Altri sostengono che l’origine del nome sia da attribuire alla fantasia di una ragazza di vita Yvette la Francese , che si ispirò alle proprie origini provenzali. Yvette, probabilmente, non era dotata solo di fantasia, ma anche di senso dell’umorismo e di un’ironia alquanto caustica, che forse sfruttò per celebrare, attraverso il nome di questo piatto, la professione più antica del mondo.[...]"

Ingredienti per 4 persone

250 gr di pomodorini Antonio Amato

1 spicchi d'aglio in camicia

3 cucchiai abbondanti di olio extravergine d'oliva

qualche foglia di basilico fresco

un peperoncino piccante

un paio di filetti di acciughe salate sott'olio

20 g di capperi

50 g di olive nere di Gaeta e una manciata di olive verdi denocciolate

un ciuffo di prezzemolo fresco

sale q.b.

400 g di spaghetti Antonio Amato N° 5

Procedimento

In un'ampia padella fate rosolare l'aglio nell'olio, aggiungete i filetti d'acciuga e quando quest'ultime saranno completamente consumate nell'olio, rimuovete l'aglio che si sarà ampiamente imbiondito, unite i capperi, le olive ed il peperoncino.

Lasciate rosolare qualche istante a fiamma vivace e aggiungete i pomodorini Antonio Amato.

Tirate su gli spaghetti a metà cottura e poneteli in padella con un mestolo di acqua di cottura e lasciate che terminino la cottura in padella nella salsa che andrà tirata a puntino.

Aggiungete un pizzico di prezzemolo tritato a fiamma spenta, impiattate e decorate col basilico fresco ed un filo d'olio a crudo.

 

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