Limone di Amalfi, l’oro della Costiera Amalfitana

Sapori
Oggi vi portiamo in Costiera Amalfitana, alla scoperta di uno dei prodotti più rappresentativi di questa terra incantevole: il famoso e buonissimo limone di Amalfi

I limoni di Amalfi

Ma partiamo dall’inizio: lasciato il lungomare di Salerno, dopo pochi minuti ci accoglie la cupola maiolicata della chiesa di San Giovanni Battista a Vietri sul Mare, la cittadina che fa da “porta” della Costiera Amalfitana, famosa per la sua tradizione ceramista.

Di fronte a noi uno spettacolo difficile da descrivere: il paesaggio fatto di curve a strapiombo sul mare, il panorama dai colori che mozzano il fiato, vento tra i capelli e, soprattutto, profumo di limone nell’aria.

Lo sfusato, il limone di Amalfi

Il limone della Costiera Amalfitana non è bellissimo: quello dalla vicina Sorrento è più arrotondato e docile, mentre lo sfusato (così si chiama quello prodotto nella zona di Amalfi) ha la buccia spessa e rugosa, molto irregolare. Ma come accade spesso, quello che è brutto fuori, è bello dentro. In questo caso, buono dentro, perché il limone della Costiera Amalfitana ha una polpa succosa e profumatissima, quasi priva di semi.

Lo scopriamo dopo pochi chilometri, quando in una piazzola ci fermiamo in uno dei caratteristici chioschi da strada dove un venditore gentile ce ne apre uno. L’aria si riempie di profumo, davanti c’è un panorama meraviglioso. Ma se davanti a noi c’è la bellezza della natura, alle nostre spalle c’è quella creata con la fatica degli uomini: la tipica coltivazione a terrazzamenti di questo agrume ha ridisegnato i versanti scoscesi della Costiera e tinto di giallo il paesaggio. Qui, l’aria fresca dei vicini Monti Lattari e la brezza marina che sale dalla costa creano le condizioni ideali per la crescita di questa varietà di limone la cui bontà, unicità e proprietà benefiche sono state fregiate con il marchio I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta) nel 2002.

Un riconoscimento che conferma quello che i nostri antenati sapevano già: lo sfusato amalfitano è tra le varietà di limone il più ricco di vitamina C. Ai tempi in cui Amalfi era una Repubblica Marinara, venne decretato che a bordo delle navi che salpavano dalla Costiera non dovessero mai mancare scorte di limoni, necessari, appunto, per curare lo scorbuto, malattia da carenza di vitamina C.

Profumo e sapore a tavola

Il limone di Amalfi è un ingrediente fondamentale della cucina della Costiera Amalfitana: si taglia a fettine sottili e si condisce con un po’ d’olio di oliva locale, impreziosisce i piatti di mare, si usa per fare profumi o, una ricetta ormai famosa in tutto il mondo: il limoncello, forse la sintesi più riuscita dell’inconfondibile aroma di questo agrume.

Dopo tante soste per ammirare l’amore che la natura ha profuso nel creare questi luoghi, arriviamo ad Amalfi, città di storia, mare, carta fatta a mano e, ovvio, limoni. Dopo aver passeggiato tra i vicoli all’ombra di glicini e bouganville, lasciandoci tentare da souvenir in ceramica e delizie gastronomiche da portarsi a casa, ci sediamo ai tavolini di un caffè con alle spalle la scalinata del Duomo.

Mentre il sole cala davanti a noi, è il momento di godersi i meravigliosi colori del tramonto sul mare e gustare la tipica granita, ovviamente al sapore di limone!

 

Scopri di più su questo prodotto nei Diari di Viaggio