Ai piedi del Monte Tubenna, fra Salerno e Pontecagnano Faiano, ogni anno nel mese di Ottobre, il paesaggio si colora di rosso: in questa zona, infatti, si concentrano le coltivazioni di Mela Annurca.
Piccola, tonda, molto rugginosa nella zona della cavità peduncolare, questo frutto dalla forma molto caratteristica ha un sapore davvero particolare: dolce, un po’ acidulo e aromatico.
In genere si impara presto a conoscerlo ed apprezzarlo: è abitudine delle mamme e delle nonne svezzare i bimbi con pappette a base di “mel annurca grattugiat” perché gustosa e ricca di vitamine e nutrienti.
Di colore rosso striato, con polpa bianca, profumata, croccante e succosa, è nota per la sua buccia liscia, di colore giallo verde, con striature rosse: caratteristiche specifiche che hanno assegnato alle produzioni il marchio I.G.P.
L’antica arte della coltivazione della “regina delle mele”
La Mela Annurca nasce in particolari condizioni climatiche, che ne esaltano la fragranza e la qualità, rendendola inimitabile. Ma il sapore non è la sua unica caratteristica: la lavorazione di questo frutto rappresenta una vera e propria arte.
Innanzitutto questo frutto non matura sull’albero ma viene raccolto ancora acerbo in autunno per poi essere lasciato su tipici letti di paglia – detti toccole - per qualche mese, fino a Dicembre. Grazie a questa particolare lavorazione, i frutti possono maturare lentamente al sole senza rischiare di marcire: la paglia infatti funge da isolante e assorbe l’eventuale umidità. I frutti vengono continuamente girati in modo da esporre le parti più verdi al sole, finché tutto il frutto raggiunge il suo tipico colore rosso brillante.
È proprio grazie a questo processo di esposizione al sole che la Mela Annurca acquista il profumo, il gusto e l’aroma che la rendono unica e pregiata.
Le mele mature, selezionate a mano, sono destinate alla commercializzazione mentre quelle “toccate”, ossia imperfette o segnate da parassiti, sono destinate a diventare cibo per animali.
Ma di questo frutto così pregiato non si butta via nulla: i frutti totalmente marci, detti “palloni” vengono infatti utilizzati per preparazioni alcooliche.
Fatica umana, antiche tradizioni e un sapere tramandato di generazione in generazione: tutto questo conferisce alla Mela Annurca il suo sapore autentico.
Noi vi consigliamo di mangiarla a morsi, senza eliminare la buccia, che le conferisce particolare intensità.
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