Grotte di Pertosa credit visitvallodidiano.com
Il primo tratto lo effettuiamo su di una zattera che ci permette di navigare la prima parte delle grotte, bagnate dal fiume Negro che scorre da milioni di anni e che, con il suo ritmo incessante e lento, ha modificato e “lavorato” la pietra delle grotte fino a farle assumere le sembianze odierne. Il dolce suono dell’acqua ci racconta tante storie, basta solo avere l’orecchio pronto per ascoltarle.
Giungiamo alla prima caverna e restiamo estasiati dalla presenza di una cascata che scroscia acqua in maniera imponente e che, in mezzo a quelle rocce, assume una bellezza particolare, quasi surreale.
Da qui la grotta si divide in tre parti principali, il “Braccio” della sorgente, quello centrale e quello principale. Li percorriamo tutti e tre colpiti dalla bellezza naturale della grotta e da ciò che il lento lavorio della natura ha creato, goccia dopo goccia.
Lo spettacolo unico e affascinante della Sala della Madonna
Il culmine dello splendore lo si raggiunge nella “sala della Madonna”, chiamata così per la presenza di una statua di Maria che è circondata da stalattiti e stalagmiti, che l’erosione ha fatto divenire simili a candele. Si tratta di uno spettacolo unico e affascinante perché sembrano quasi messe lì apposta per devozione dei fedeli. In quel momento ci siamo resi conto che, quando ci avevano detto che non c’erano parole per descrivere la bellezza delle Grotte di Pertosa, avevano ragione.
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