L'asparago selvatico, differentemente da quello coltivato, ha un sapore intenso, piacevolmente amarostico con sfumature che vanno dall'erba fresca al carciofo.

Per esaltarlo l'ho sbollentato pochi istanti in acqua bollente salata (dove poi ho cotto gli spaghetti rigorosamente al dente) e l'ho saltato in padella dove ho precedentemente preparato un fondo con fior di pancetta pepata, un paio di rondelle di aglio fresco sfumate con un goccio di vino bianco secco.

Ho aggiunto gli spaghetti Antonio Amato e ho poi mantecato fuori dal fuoco con pecorino romano e olio EVO a crudo.