Il Sentiero degli Dei
Ci troviamo a cavallo tra le due costiere, quella Amalfitana e quella Sorrentina, su una dorsale dell’Antiappennino campano che fa da muro tra il golfo di Napoli e quello di Salerno.
Senza mai perdere di vista il mare, l’enorme parco dei Monti Lattari (160 kmq) ospita vette che superano i 1000m. Un esempio per tutti è il Monte San Michele, il punto più in alto, che raggiunge i 1.444 metri d’altezza.
L’uomo che accudiva le capre
Probabilmente nel mondo esisteranno luoghi dedicati ad ovini e animali in generale, ma è sicuramente curioso il fatto che qui una capra abbia suggerito il nome di questi monti.
L’animale, da sempre bistrattato e simbolo di persona poco brillante, ha trovato un rifugio dorato tra questi luoghi. In passato, infatti, i pastori lasciavano pascolare tra queste montagne le loro capre. Forse l’animale, sentendosi coccolato da tutto questo gustosissimo verde, dal fresco e dai colori di questa terra e dalla vista del mare, ha contraccambiato con tanto amore chi per primo l’ha capito e l’ha trattato con gentilezza.
Il regalo è stato un latte dal sapore e dalle proprietà uniche al mondo.
“Nettare bianco” tanto divino da convincere le popolazioni locali a dedicare proprio al latte il nome di questa terra: Monti Lattari.
In cammino tra i mulini, le neviere e gli Dei
Come dicevamo, la giornata è soleggiata ma fresca, l’ideale per percorrere uno dei tanti sentieri che attraversano questi monti.
Potremmo scegliere di partire da Vico Equense. Qui parte il Sentiero delle Neviere, così chiamato perché attraversa gli antichi luoghi di raccolta della neve.
C’è chi propone il sentiero della Valle dei Mulini che parte da Amalfi. Tra orti, vigneti, agrumeti, terrazzamenti e ruderi di antiche cartiere, qui avremmo l’opportunità di riempire il nostro rullino di scenari bucolici notevoli.
Alla fine però optiamo per il più famoso e sicuramente il più suggestivo dei percorsi che attraversano il Parco Regionale dei Monti Lattari. Partiamo da Agerola ed affrontiamo il Sentiero degli Dei.
È vero, è lungo ben 6 km, con numerosi e complicati dislivelli, ma la meta finale vale da sola il prezzo di questa lunga passeggiata. Finiamo infatti a Positano, nel cuore della costiera amalfitana.
Perché scegliere questo percorso? Semplicemente perché il fascino di quei presepi aggrappati alle rocce a strapiombo sul mare non ha eguali al mondo.
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